
Foto di Enrico Maioli
Gli ultimi giorni di campagna elettorale li ho vissuti intensamente, tra gioia e tante speranze. Un po' per appuntare le mie impressioni ed un po' per andare incontro ai cosiddetti "indecisi", avevo deciso di buttar giù qualche riga: un breve riassunto della situazione sociale e politica del nostro paese, un modo per capire da dove arriviamo e dove saremmo potuti andare dopo le elezioni.
Poi, però, ho aspettato, ho lasciato che le cose andassero con la corrente ed alla fine non ho fatto leggere a nessuno ciò che avevo scritto. Lo faccio ora. L'idea, inizialmente, era quella di descrivere quanto profondo sarebbe potuto essere il pozzo in cui ci saremmo cacciati se avesse vinto la destra. Ora, drammaticamente, è diventato il racconto di un film già visto e che saremo costretti a rivedere. Perché la destra, questa destra, di nuovo con Silvio Berlusconi tornerà a governare l'Italia.
Il mio voto è andato con grande fiducia al PD e a Walter Veltroni. E' stato un voto "per" qualcuno, innanzi tutto. Ma se è vero che i "per" sono molto più difficili da condividere, il mio tentativo era, per lo meno, di far capire agli altri tutti i "contro" che mi stavano a cuore e che si concentravano in quel segno sulla scheda.
Ecco, allora, i miei "contro", dinnanzi ai quali bisogna essere ancora capaci di indignarsi, fatti e fatterelli cui non ci si deve, non ci si può abituare.
Sono contro chi definisce eroe un mafioso, pluriomicida e condannato per mafia. Ma dico, questo signore si rende conto di cosa dice? Sono contro chi dice queste cose per accaparrarsi voti macchiati dalla mafia. Sono contro chi definisce l'antimafia un "marchio" dietro il quale molti si nascondono.
Sono contro chi calpesta le massime autorità dello Stato, arrivando a chiedere le dimissioni del Presidente della Repubblica. Sono contro chi da del coglione a chi non la pensa come lui. Sono contro a chi ha nelle proprie liste delle persone con problemi con la legge (lui in primis). Sono contro a chi ha nella propria coalizione secessionisti, nordisti, sudisti, ex-post-neo-fascisti. Basta! Certi capitoli si devono chiudere! Sono contro chi definisce "una battuta" il voler "imbracciare i fucili".
Sono contro chi gioca a Monopoli con l'Alitalia, per ottenere un pugno di voti in più. Sono contro chi vuol governare il paese senza riconoscere l'importanza del 25 aprile, delle forze anche comuniste (sì, che male c'è?) che hanno rimesso in piedi questo paese, della Costituzione, del tricolore, dell'inno. Sono contro chi non è disposto ad assicurare lealtà alla Repubblica. Sono contro chi è contro Totti (e anche chi è contro Zoff).
Sono contro chi dice che "se lo Stato chiede troppo, allora è giusto cercare altre vie". Sono contro chi parla di famiglia, poi di famiglie ne ha due e nel tempo libero si trastulla con quelle del Grande Fratello. Sono contro chi dice che i magistrati sono tutti rossi, che agiscono solo su base politica, che dovrebbero fare periodicamente il test di sanità mentale. Ma che idea di legalità offre alla gente? Perché si può permettere di calpestarla bellamente? Che caspita di guida sei se parli così? Di chi ci si deve fidare se getti fango in questo modo?
Sono contro chi da del "kapò" a un socialista, con Fini (Fini!) che in quel momento avrebbe voluto sprofondare o essere da un'altra parte. Sono contro chi non ragiona, non sente, non s'informa, non costruisce insieme, magari ci volessero anni, ma preferisce montare e rismontare un partito dall'alto di un predellino. Sono contro chi riduce idee al comunismo ad una macchietta, fa di tutto per distruggerlo, e poi lo usa continuamente come leva per suscitare un po' di paura. Ma allora che cavolo hai parlato a fare per tutti questi anni? Hai combattuto contro i mulini a vento.
Sono contro chi parla di libertà, a chi prima ci costruisce attorno una "casa" e poi lo allarga ad un "popolo" anche se non s'è mai capito "libertà da cosa". Sono contro a chi fa politica con 3 televisioni+digitale terreste+giornali+case editrici (+aziende+banche+varie ed eventuali) che gli coprono le spalle. Sono contro chi straccia i programmi degli altri. Sono contro chi denuncia brogli solo quando perde. Sono contro chi cambia le regole del gioco solo per rendere la partita più confusionaria, così almeno, se proprio non ha avuto ragione lui, non l'avranno nemmeno gli altri.
Sono contro a chi non ha senso dello Stato, chi pensa di poter calpestare tutto e tutti riducendo ogni cosa ad uno scontro fra due parti, chi non si propone di guidare il paese con serietà: guidare, non solo governare. Distribuendo, quindi, non solo leggi ma riportando un po' di etica, di morale, di legalità.
Io spero sempre nella buona fede e nelle capacità positive che sono dentro ogni uomo e ogni donna. Mi auguro, per questo, che dentro il Sig. Berlusconi ci sia anche dell'altro, qualcosa di più positivo. Ci credo poco, ma ci spero.
Ad ogni modo, per sommi capi è in questo mare in tempesta che l'Italia, ancora, per la terza volta, si è gettata. Speriamo di uscirne sani e salvi.
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